
Lastra a Signa â Italia Nostra e Legambiente affermano che il nuovo ponte sullâArno deturpa due parchi e non risolve il problema del traffico. Assemblea pubblica giovedĂŹ 28 a Signa.
Il nuovo ponte di Lastra a Signa, con un tracciato complessivo di poco meno di tre chilometri (di cui 900 metri in viadotto), suscita molte perplessitĂ sia dal punto di vista ambientale che tecnico. Unâopera considerata strategica per la Piana, da Regione Toscana, su cui è pronta a investire non meno di 50 mlioni (49,5 per lâesattezza). Secondo lâassociazione âItalia Nostraâ e âLegambienteâ ci sono, però, innumerevoli contraddizioni presenti nel Verbale della conferenza di servizi che si è tenuta il 10 marzo 2022. La conferenza dei servizi deve valutare la compatibilitĂ ambientale del progetto, ma ancora non câè stata nessuna decisione. Lâincidenza sullâarea protetta della rete âNatura 2000â, a Signa, dove vivono uccelli e pipistrelli e altre specie tutelate, è stata giudicata negativa dal âSettore tutela della natura e del mareâ, che, alla riunione di marzo, ha parlato di âunâelevata probabilitĂ che si presentino problemi di impatto di animali protetti coi veicoli di grande ingombroâ e piĂš in generale âincidenze negative significative rispetto agli obiettivi di conservazione e mantenimento dellâintegritĂ del sitoâ.
Il Ponte della disputa passerebbe sopra i due parchi a Lastra a Signa: quello Fluviale e I Renai. Una struttura alta 25 metri che andrebbe a sovrapporsi alla già esistente ferrovia. Un impatto ambientale che non sarebbe sostenibile e che, secondo le associazioni ambientaliste, non risolverebbe neanche il problema del traffico. Infatti, con questo progetto arriverebbero dalla Fi-Pi-Li i mezzi pesanti che dovrebbero passare poi da Via Arte Della Paglia fino a Indicatore. Un tratto di strada non adatto ai mezzi pesanti, avendo sul proprio tracciato sette rotonde. A livello ambientale sarebbero colpiti gli animali protetti del parco.
Lâalternativa, secondo le associazioni ambientaliste, câè. Si tratta della cosiddetta Variante Fuorilago che eviterebbe, appunto, sia il Parco Fluviale di Lastra che il Parco de I Renai, con un impatto strutturale minore, avendo un altezza piĂš bassa rispetto ai 25 metri della proposta attuale. La dirigente del settore Via, lâarchitetto Carla Chiodini ha lasciato ancora aperta la partita, dando tempo fino al 30 aprile a Regione Toscana di modificare il progetto. La stessa conferenza dei servizi ipotizza che âqualora, nonostante le valutazioni negative dâincidenza sul sito, si intenda comunque realizzare lâinterventoâ, si devono verificare alcune condizioni. Tre, in particolare: âlâattestata mancanza di soluzioni alternative possibiliâ, la âsussistenza di motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale ed economicaâ e lââadozione di ogni misura compensativa necessaria a garantire la coerenza globale della rete natura 2000
Il 5 maggio è prevista una nuova riunione âViaâ per superare le criticitĂ presenti. Ma il fronte âverdeâ ha convocato unâassemblea per giovedĂŹ 28 aprile allo Stadio Del Bisenzio a Signa, alle ore 21.15. Assemblea che servirĂ a mostrare lâalternativa al nuovo ponte e a sensibilizzare la cittadinanza sul tema.
In Podcast lâintervista a Carlo Moscardini, presidente del Circolo Legambiente âDiladdarnoâ, a cura di Lorenzo Braccini.Â
L'articolo đ§Lastra a Signa: il nuovo ponte sull’Arno ‘non s’ha da fare’. La denuncia di Italia Nostra e Legambiente da www.controradio.it.