

Ztl in funzione il primo pannello informativo alla porta telematica di via dell’Agnolo. La sostituzione dei vecchi “semaforini”, prevista dalle direttive del Ministero dei Trasporti, sarà completata da Silfi nel giro di due mesi
Ha debuttato oggi la nuova segnaletica informativa sulle porte telematiche della ztl. Il primo pannello, realizzato sulla base delle direttive del Ministero dei Trasporti, è stato montato e attivato in corrispondenza dell’accesso di via dell’Agnolo. Nel giro dei prossimi due mesi Silfi effettuerà la sostituzione sulle altre 24 porte telematiche. “I nuovi pannelli – spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti che stamani si è recato con Antonio Pasqua il direttore tecnico di Silfi sul posto - rispondono alle linee guida ministeriali per la regolamentazione della circolazione stradale e della segnaletica nelle zone a traffico limitato”. È stato proprio il Ministero dei Trasporti a richiedere la sostituzione dei vecchi “semaforini” con avvisi più chiari anche nell’ottica di una omogenizzazione dei dispositivi in funzione nelle diverse città. I nuovi pannelli con scritte in italiano e inglese (ztl attiva/ztl closed e ztl non attiva/ztl open) facilitano la comprensione anche ai turisti e il mantenimento dei colori rosso/verde rende il pannello ben visibile aiutando gli automobilisti a rendersi conto, anche a distanza, se possono transitare oppure no sotto la porta telematica. Inoltre i nuovi dispositivi (larghi 66 e alti 110 centimetri) sono già predisposti per fornire anche altre informazioni o indicazioni in caso di necessità (per esempio situazioni di allerta o allarmi) grazie all’utilizzo della tecnologia Full Matrix Full Color, già presente nei pannelli a messaggio variabili che hanno sostituito i vecchi apparecchi, che consente di ospitare immagini e caratteri grafici oltre alle semplici scritte.
Pietro De Maria alla Pergola in un recital dedicato a Beethoven nell’anno del duecentocinquantenario dalla nascita
Sabato 11 gennaio, ore 16, il pianista veneziano Pietro De Maria, che da anni riscuote il consenso del pubblico fiorentino, torna al Teatro della Pergola con un omaggio alla produzione pianistica di Beethoven. Nel copioso catalogo di composizioni dedicate alle tastiera, svetta il corpus delle trentadue Sonate, composte nell’arco di circa un trentennio, e divenute ben presto una pietra miliare della letteratura pianistica di tutti i tempi. Pietro De Maria proporrà sabato una selezione di quattro Sonate che testimoniano l’evoluzione stilistica e creativa del Maestro di Bonn dalla giovinezza alla maturità: la Sonata op. 2 n. 2, scritta da un Beethoven poco più che ventenne, la Sonata op. 78, datata 1809 ed espressamente composta per l’allieva Therese von Brunsvik, a cui è affettuosamente dedicata, e le sperimentali Sonate op. 26 e op. 27. n. 2, risalenti ai primi anni dell’Ottocento. Entrambe accomunate dalla rinuncia al primo movimento in forma-sonata (sostituito nell’op. 26 da un Andante con variazioni e nell’op. 27 n. 2 da un Adagio), le due composizioni sono passate alla storia per i loro epiteti. L’op. 26 è infatti nota come ‘Marcia funebre’ per il terzo movimento denominato dall’autore ‘Marcia funebre sulla morte di un eroe’, mentre l’op. 27 n. 2 è conosciuta universalmente per il sottotitolo, tanto romantico quanto apocrifo, di ‘Al chiaro di luna’, su cui sono stati versati fiumi d’inchiostro che ne hanno romanzato la genesi.
Uffizi da record: +28% per le vacanze natalizie con 218mila presenze. Insieme alla Galleria dell’Accademia (oltre 61mila) sfiorata la soglia dei 280mila visitatori. Il direttore Eike Schmidt: risultato raggiunto con aperture straordinarie e prolungate
Feste con il turbo, per il numero dei visitatori, alle Gallerie degli Uffizi e alla Galleria dell’Accademia: nel periodo delle vacanze natalizie, dal 23 dicembre scorso al 6 gennaio, i visitatori dei due complessi museali hanno sfiorato le 280mila presenze. 279.791, per l’esattezza, il numero totale: 61.440 all’Accademia; 218.351 tra Uffizi, Pitti e Boboli, che, insieme, sono cresciuti di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A livello percentuale, l’aumento di ingressi registrato alle Gallerie degli Uffizi è infatti del 28,1%, cioè 47.873 in più rispetto alle feste natalizie 2018-19 (quando si erano raggiunte 170.478 presenze). A trainare il risultato da record, oltre ad un ottimo andamento del flusso di visite in tutti e tre i luoghi del complesso (basti pensare che in occasione delle aperture prolungate di sera, agli Uffizi, si sono sempre superati i 10mila biglietti al giorno) sono state alcune giornate di queste vacanze, a partire dai primi tre giorni del nuovo anno. Dall’1 al 3 gennaio l’incremento delle presenze è infatti più che raddoppiato rispetto al 2019: 43.092 ingressi tra Uffizi, Palazzo Pitti e il giardino di Boboli, il 139,6% in più, con una crescita di 25.105 visitatori a confronto con lo scorso anno (Uffizi 21.761, +83,6% rispetto agli 11.852 del 2019; Palazzo Pitti 7.440, +197,6% rispetto ai 2.500 del 2019; Giardino di Boboli 13.891, +282,1% rispetto ai 3.636 del 2019). Numeri da capogiro alle Gallerie degli Uffizi anche per la prima domenica gratuita del mese, il 5 gennaio: in questo caso l’aumento è stato del 91,6%, +13.129 visitatori, pari in termini assoluti a 27.457 ingressi. Con una novità: per la prima volta, Palazzo Pitti ha superato gli Uffizi per numero di presenze (Palazzo Pitti 9.792, +141,2% rispetto ai 4.059 del 2019; Uffizi 7.390, +21,9% rispetto ai 6.065 del 2019; Giardino di Boboli 27.457, +91,6% rispetto ai 14.328 del 2019).
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt è molto soddisfatto del boom natalizio: “Abbiamo raggiunto questo record grazie alle numerose aperture straordinarie, sia di lunedì che di sera, studiate appositamente per questo speciale periodo dell’anno e grazie alla ricca offerta culturale tra nuove sale e grandi mostre – commenta –In questo modo, la presenza dei visitatori è stata distribuita lungo tutto l’arco della giornata diminuendo l’affollamento. Non soltanto i nostri capolavori sono stati visti da un maggior numero di persone che si trovavano a Firenze per le feste, ma è stata anche offerta una visita qualitativamente migliore, libera dallo stress della chiusura pomeridiana. E non dimentichiamo la magia e la quiete delle ore serali dentro al museo”.
Vittorio Sgarbi in visita alle mostre degli Uffizi e di Palazzo Pitti. Tour di due ore, accompagnato dal direttore Schmidt, alle esposizioni: Plasmato dal Fuoco e Pietro Aretino. Lo storico dell’arte e politico, ieri pomeriggio a Firenze, è stato accolto dal direttore Eike Schmidt che ha fatto gli onori di casa e l’ha guidato per un tour di due ore tra le esposizioni Plasmato dal fuoco.
La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici al Tesoro dei Granduchi di Palazzo Pitti e Pietro Aretino e l’arte nel Rinascimento nell’aula Magliabechiana degli Uffizi. Il critico d’arte ha salutato i dipendenti incrociati lungo il percorso e ammirato le sculture in bronzo di Massimiliano Soldani Benzi, di Giovan Battista Foggini, Pietro Tacca e del Giambologna. Sgarbi è rimasto piacevolmente colpito dalla mostra che chiuderà il prossimo 12 gennaio e vanta più di cento prestiti internazionali.
Poi, una volta agli Uffizi, si è detto sorpreso dal numero di capolavori presenti nella mostra Pietro Aretino e l’arte nel Rinascimento, in larga parte di proprietà delle Gallerie degli Uffizi, come il ritratto del poliedrico intellettuale che, nel 1545, dipinse Tiziano.