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Secondo quanto riporta il comunicato stampa di Alia Servizi Ambientali Spa: “Sono stati 54 i verbali emessi nel Quartiere 1, in particolare nell’area Unesco, a carico soprattutto di utenze non domestiche, con un totale di 1571 interventi di controllo effettuati. Nel Quartiere 2 a fronte di 105 interventi di controllo, sono stati 2 i verbali emessi; nel Quartiere 3 su 21 interventi, 1 verbale emesso; nel Quartiere 4 a fronte di 220 interventi, 11 i verbali emessi; nel Quartiere 5 su 110 interventi di controllo, 6 i verbali emessi. Sono state 14, invece, le relazioni inviate il mese scorso alla P.M. su specifici reati penali relativi all’abbandono di rifiuti speciali in particolare proveniente dal settore del tessile, della pelletteria e dell’edilizia.
Con i verbali di novembre, salgono a 372 i verbali emessi dagli Ispettori Ambientali di Alia Servizi Ambientali SpA da aprile (quando il numero degli Ispettori che operano sul territorio comunale fiorentino è tornato a 10) a novembre 2019.
L’attività di controllo e sanzione degli Ispettori è effettuata spesso in collaborazione con gli agenti di Polizia Municipale, che effettuano la notifica dei verbali e ricevono specifiche relazioni dall’attività investigativa degli Ispettori Ambientali.
Durante le prossime Festività natalizie e di fine Anno, l’attività degli Ispettori Ambientali continuerà regolarmente (ad eccezione del 25 dicembre 2019, 1° e 6 gennaio 2020) soprattutto nell’area Unesco del centro storico cittadino.
Le sanzioni economiche sono stabilite in 166,67 € nell’area Unesco di Firenze, indipendentemente si tratti di abbandono rifiuti o mancata differenziazione, mentre nel restante territorio comunale le sanzioni variano dai 50 € di mancata differenziazione dei rifiuti ai 166,67 € di abbandono di rifiuti. In caso di abbandono di rifiuti ingombranti o di rifiuti speciali, vista la gravità, su tutto il territorio comunale la sanzione è sempre di 166,67 €.”
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Secondo quanto riporta il comunicato stampa di Alia: “Continua l’attività di controllo e sanzione da parte degli Ispettori Ambientali di Alia nel territorio comunale di Firenze. Abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori; esposizione alle postazioni interrate di carta e cartone; mancata differenziazione dei rifiuti; abbandono di materiali ingombranti per i quali non è stato richiesto il ritiro gratuito domiciliare; utilizzo improprio dei cestini: queste le principali cause dei 298 verbali emessi dai 10 Ispettori Ambientali di Alia, poi notificati dalla P.M. di Firenze, da aprile ai primi di novembre 2019.
Nello stesso periodo, ben 202 i verbali emessi nel Quartiere 1, in particolare nell’area Unesco, a carico soprattutto di utenze non domestiche, con un totale di 2248 interventi di controllo effettuati. Nel Quartiere 2 a fronte di 387 interventi di controllo, sono stati 18 i verbali emessi; nel Quartiere 3 su 233 interventi, 13 i verbali emessi; nel Quartiere 4 a fronte di 456 interventi, 27 i verbali emessi; nel Quartiere 5 su 394 interventi di controllo, 22 i verbali emessi. Sono state 17,invece, le relazioni inviate nei 7 mesi alla P.M. su specifici reati penali relativi all’abbandono di rifiuti speciali in particolare proveniente dal settore del tessile, della pelletteria e dell’edilizia.
Nel centro storico monumentale ed Oltrarno l’attività si è molto concentrata sul fenomeno degli abbandoni di imballaggi di cartone da parte delle attività economiche: molti i controlli effettuati, con una media di 10 verbali emessi ogni settimana per errata esposizione del cartone o suo abbandono, prevalentemente serale, alle postazioni interrate nel centro storico.
L’attività di controllo e sanzione degli Ispettori è effettuata spesso in collaborazione con gli agenti di Polizia Municipale, che effettuano la notifica dei verbali e ricevono specifiche relazioni dall’attività investigativa degli Ispettori Ambientali.
Le sanzioni economiche sono stabilite in 166,67 € nell’area Unesco di Firenze, indipendentemente si tratti di abbandono rifiuti o mancata differenziazione, mentre nel restante territorio comunale le sanzioni variano dai 50€ di mancata differenziazione dei rifiuti ai 166,67 € di abbandono di rifiuti. In caso di abbandono di rifiuti ingombranti o di rifiuti speciali, vista la gravità, su tutto il territorio comunale la sanzione è sempre di 166,67 €.
“In accordo con l’Amministrazione comunale – ha dichiarato l’ing. Domenico Scamardella, Direttore servizi territoriali di Firenze per Alia Servizi Ambientali – abbiamo intensificato sia l’attività di rimozione dei materiali abbandonati o esposti in modo non corretto, che quella di trovare, tramite i nostri Ispettori Ambientali, gli autori di tali abbandoni e i comportamenti scorretti che ne derivano: sempre più spesso ci riusciamo ed è un impegno costante, quotidiano, coadiuvato anche dai tanti cittadini e gestori di attività che collaborano con Alia e che – con le loro puntuali segnalazioni – contribuiscono, a volte in modo determinante, ad individuare i responsabili di queste scellerate azioni nei confronti dell’ambiente e della città di Firenze. Alia sta mettendo il massimo impegno nel garantire il decoro della città, ma serve l’aiuto di tutti per combattere i comportamenti scorretti di pochi che non sono più tollerabili”.”
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La scelta, adottata dalla giunta ad inizio agosto scorso che mette al bando la plastica monouso negli eventi pubblici organizzati o patrocinati dal Comune, nelle riunioni della giunta comunale e del consiglio comunale, si è rivelata ottimale. L’amministrazione comunale, infatti, ha indicato nella delibera di giunta che la plastica monouso non biodegradabile dovrà essere sostituita con materiali prodotti con polpa di cellulosa, attualmente l’unico materiale compostabile che garantisce la qualità della frazione organica.
A confermarlo una nota di Alia di qualche giorno fa inviata a tutti i sindaci, dove si specifica che il conferimento delle bio plastiche – in attesa dello sviluppo di una filiera dedicata – “deve essere effettuato nella frazione dei rifiuti residui non differenziabili. Gli attuali impianti di compostaggio sono infatti esclusivamente nati per i residui organici (scarti alimentari), gli sfalci di verde e le potature provenienti dalla raccolta differenziata”. Alia chiarisce poi che in questa fase di transizione (l’Unione europea bandirà definitivamente l’usa e getta nel 2021) “nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi che prevedono la somministrazione di cibi e bevande, se l’utilizzo di prodotti monouso è irrinunciabile, è possibile orientarsi verso prodotti in fibre naturali quali pasta di legno, di mais, di riso o cellulosica, effettivamente compostabili”.
“Ci fa piacere che la scelta del Comune di Montemurlo di utilizzare prodotti monouso esclusivamente in polpa di cellulosa sia stata confermata da Alia. – spiegano il sindaco Simone Calamai e l’assessore all’ambiente Alberto Vignoli – Questo tipo di stoviglie è effettivamente compostabile nella frazione organica e può essere conferito e smaltito correttamente già da oggi nell’umido. Una scelta corretta quella attuata dal Comune di Montemurlo che contribuisce sensibilmente ad aiutare l’ambiente. Basti pensare a quanti rifiuti monouso vengono prodotti durante le manifestazioni eno-gastronomiche sul territorio, che da oggi saranno smaltiti in maniera naturale e trasformati in concime”.
Il sindaco Calamai e l’assessore Vignoli però ammoniscono Alia e la spingono ad attuare le misure necessarie affinchè gli impianti di smaltimento siano adeguati, nel più breve tempo possibile, al trattamento delle altre bioplastiche, consentendo così il loro smaltimento nella frazione organica anziché finire nell’indifferenziato: “Esistono in vendita diversi prodotti realizzati con bioplastiche sui quali è indicato chiaramente che possono essere smaltiti nella frazione organica. In realtà, però, secondo la nota diffusa da Alia, non è così, perché questi materiali non possono essere inseriti nell’umido, ma devono andare nell’indifferenziato. Non è accettabile che un consumatore, che decide di fare una scelta eco-sostenibile, veda di fatto vanificati tutti i suoi sforzi. Chiediamo quindi ad Alia un particolare impegno nell’adeguamento degli attuali impianti, affinché siano pronti nel minor tempo possibile a ricevere anche altri tipi di bio-plastiche. Tutto ciò è fondamentale per consentire una maggiore diffusione e diverse alternative sul mercato di questo tipo di prodotti eco-compatibili e si consenta effettivamente al consumatore di attuare scelte amiche dell’ambiente”.
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La scelta, adottata dalla giunta ad inizio agosto scorso che mette al bando la plastica monouso negli eventi pubblici organizzati o patrocinati dal Comune, nelle riunioni della giunta comunale e del consiglio comunale, si è rivelata ottimale. L’amministrazione comunale, infatti, ha indicato nella delibera di giunta che la plastica monouso non biodegradabile dovrà essere sostituita con materiali prodotti con polpa di cellulosa, attualmente l’unico materiale compostabile che garantisce la qualità della frazione organica.
A confermarlo una nota di Alia di qualche giorno fa inviata a tutti i sindaci, dove si specifica che il conferimento delle bio plastiche – in attesa dello sviluppo di una filiera dedicata – “deve essere effettuato nella frazione dei rifiuti residui non differenziabili. Gli attuali impianti di compostaggio sono infatti esclusivamente nati per i residui organici (scarti alimentari), gli sfalci di verde e le potature provenienti dalla raccolta differenziata”. Alia chiarisce poi che in questa fase di transizione (l’Unione europea bandirà definitivamente l’usa e getta nel 2021) “nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi che prevedono la somministrazione di cibi e bevande, se l’utilizzo di prodotti monouso è irrinunciabile, è possibile orientarsi verso prodotti in fibre naturali quali pasta di legno, di mais, di riso o cellulosica, effettivamente compostabili”.
“Ci fa piacere che la scelta del Comune di Montemurlo di utilizzare prodotti monouso esclusivamente in polpa di cellulosa sia stata confermata da Alia. – spiegano il sindaco Simone Calamai e l’assessore all’ambiente Alberto Vignoli – Questo tipo di stoviglie è effettivamente compostabile nella frazione organica e può essere conferito e smaltito correttamente già da oggi nell’umido. Una scelta corretta quella attuata dal Comune di Montemurlo che contribuisce sensibilmente ad aiutare l’ambiente. Basti pensare a quanti rifiuti monouso vengono prodotti durante le manifestazioni eno-gastronomiche sul territorio, che da oggi saranno smaltiti in maniera naturale e trasformati in concime”.
Il sindaco Calamai e l’assessore Vignoli però ammoniscono Alia e la spingono ad attuare le misure necessarie affinchè gli impianti di smaltimento siano adeguati, nel più breve tempo possibile, al trattamento delle altre bioplastiche, consentendo così il loro smaltimento nella frazione organica anziché finire nell’indifferenziato: “Esistono in vendita diversi prodotti realizzati con bioplastiche sui quali è indicato chiaramente che possono essere smaltiti nella frazione organica. In realtà, però, secondo la nota diffusa da Alia, non è così, perché questi materiali non possono essere inseriti nell’umido, ma devono andare nell’indifferenziato. Non è accettabile che un consumatore, che decide di fare una scelta eco-sostenibile, veda di fatto vanificati tutti i suoi sforzi. Chiediamo quindi ad Alia un particolare impegno nell’adeguamento degli attuali impianti, affinché siano pronti nel minor tempo possibile a ricevere anche altri tipi di bio-plastiche. Tutto ciò è fondamentale per consentire una maggiore diffusione e diverse alternative sul mercato di questo tipo di prodotti eco-compatibili e si consenta effettivamente al consumatore di attuare scelte amiche dell’ambiente”.
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