
âLa scuola protesta â Adeguare il decreto al pattoâ. Sindacati della scuola di nuovo in piazza per chiedere garanzie in vista del prossimo anno.
A poche ore dalla fine dellâanno scolastico, i sindacati tornano in piazza in tutta Italia con una manifestazione âdiffusaâ e presidi in tutte le principali cittĂ per chiedere garanzie ed assunzioni in vista del ritorno tra i banchi in autunno. A Firenze il presidio che ha visto la partecipazione di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Anief Toscana si è tenuto alle 15:30 in piazza Santissima Annunziata a Firenze.
Al centro del presidio alcune richeiste chiare: stabilizzazione di tutti i precari della scuola sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio. La stabilizzazione dei DSGA facenti funzione con 3 anni di servizio. Il superamento dei blocchi sulla mobilitĂ del personale. Il rafforzamento degli organici del personale docente, educativo ed ATA a partire dalla conferma dellâorganico Covid. La riduzione del numero massimo di alunni per classe. Infine consentire la partecipazione a un nuovo concorso anche in caso di mancato superamento del precedente
âServono misure urgenti contro il precariato e contro le classi pollaioâ hanno dichiarato i sindacati della scuola. Che chiedono al governo il rispetto degli accordi firmati solo poche settimanae fa.
â Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il âPatto per la Scuola al centro del Paeseâ con le Organizzazioni sindacali Confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confrontoâ denunciano i sindcati.
âIl Patto per la Scuola â spiegano ancora â riconosce lâimpegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilitĂ e continuitĂ al lavoro e il regolare avvio dellâanno scolastico il primo settembre. Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante lâiter di conversione in leggeâ.
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L'articolo đ§ Scuola: “stop a precariato e classi pollaio” da www.controradio.it.