Giancarlo Cauteruccio pubblica sul web per avvicinarsi ai suoi spettatori "Fame VR" e "Nel canto della balena bianca"
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Il comunicato stampa di Teatro studio Kripton, riporta: “Le celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci hanno spinto importanti artisti e istituzioni a confrontarsi con i temi del genio toscano. Un creatore con molteplici capacità artistiche e tecnico/scientifiche messe al servizio dei signori dell’epoca. I suoi diffusi interessi e la curiosità con cui studiava il mondo fenomenico, in modo che possiamo definire pre-scientifico, danno la cifra di un carattere irrequieto e indubitabilmente moderno.
Potente e singolare è il breve scritto, conservato nel Codice Atlantico e Codice Windsor, che riguarda il diluvio: immagini e testi che illustrano e si interrogano sulla potenza dell’acqua nella distruzione vendicativa, anche se nella ricerca di toni tra il mistico e lo scientifico. Ma la sua esplorazione delle conseguenze catastrofiche pratiche dei miti biblici non può non richiamare la nostra contemporaneità , segnata dalle recenti alluvioni , dall’avanzare del riscaldamento globale, dallo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei mari.Il destino dell’umanità è confrontarsi con la distruzione da parte degli elementi naturali.
Su queste riflessioni si basa Il diluvio che Giancarlo Cauteruccio dirige, una particolare performance di Teatro-Architettura, già sperimentata con vero successo nel cortile del Chiostro di S.Ivo alla Sapienza a Roma in ottobre passato. L’allestimento site specific per il luogo capolavoro di Borromini è entrato in dialogo perfetto con quell’architettura, generando un risultato di fortissimo impatto percettivo. Il Diluvio è un work in progress che si confronta via via con spazi diversi.
Il regista nella seconda tappa, quella fiorentina pensata per il chiostro dell’Accademia di belle arti (coperto da portici ad archi ribassati agli inizi del 600), crea una nuova opera immersiva sul tema dell’acqua, della sua violenza, della sua dirompenza, compresa quella manifestatasi in tempi recentissimi , traendo Ispirazione dal testo poetico/scientifico di Leonardo.
I magnifici disegni con i quali il genio di Vinci studia l’azione degli elementi sul paesaggio diventano il motore di un teatro per lo spazio architettonico. Il regista parte da quelle pagine e si interroga su ciò che l’acqua fuori dal suo corso naturale determina. L’acqua diviene personaggio nella performance, una sorta di creatura viva. La sua natura, pacifica e calma negli argini, minata dalle trasformazioni dell’uomo diventa feroce ,indomabile , esonda e distrugge per accumulazione di forza.
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“Muovere un Cielo Pieno di Figure Vive” si confronta in chiave contemporanea con la facciata dell’Ospedale degli Innocenti, caposaldo del Rinascimento italiano. Nella Piazza SS. Annunziata si concretizza un capolavoro di simmetrie in cui Arte e Architettura traspirano umanesimo ed invenzione, dando vita ad uno dei luoghi più belli al mondo incastonato nel cuore pulsante di Firenze.
Il regista di Teatro Studio Krypton, noto per le sue creazioni di teatro/architettura, trova in questo lavoro grande ispirazione e possibilità di esprimere la fascinazione e il suo amore per gli scenari fiorentini nati dall’incontro tra Arte e Scienza.
L’edizione 2019 celebra il seicentenario dell’Istituto degli Innocenti e si realizza grazie all’invito della Presidente Mariagrazia Giuffrida e al sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Comune di Firenze e Regione Toscana.
“Muovere un Cielo Pieno di Figure Vive” si fonda sulla geometria, sulle proporzioni, sulla simmetria, parole chiave di tutta l’opera brunelleschiana che, come tali, guidano l’idea del regista. Un videomapping di cinquanta metri di base determina lo scenario di un’architettura dinamica, un viaggio di visioni in chiave tecnologica per raccontare con un nuovo sguardo uno dei monumenti simbolo di Firenze nel mondo e rendere omaggio al genio fiorentino, scultore, architetto, matematico, scenografo e orafo, iniziatore, con Donatello e Masaccio, del fulgido Rinascimento.
Prossimi progetti di teatro/architettura ad opera di Teatro Studio Krypton sono la ripresa dello spettacolo “Dal Monte una Luce Aurorale” per la Basilica di San Miniato al Monte, “Il Diluvio” di Leonardo da Vinci , site-specific per il magnifico chiostro di Sant’Ivo alla Sapienza di Roma, capolavoro di Francesco Borromini, su invito dell’Università capitolina, e successivo allestimento a Firenze nel Chiostro dell’Accademia di Belle Arti.
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